Comprende sia i prosumer sia i micro-lavoratori impiegati dal capitalismo di piattaforma con sue diverse forme di intermediazione. Si caratterizza per mancanza di consapevolezza, multiposizionalità, precarietà e casualità aggregativa. Realizza modalità di produzione desocializzate, impedendo qualsiasi dimensione psicologica collettiva.
[…] e interazioni in funzione della profilazione; trasforma il tempo libero in lavoro gratuito e invisibile, occultato dal mito degli algoritmi e dell’intelligenza […]
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[…] sociali, che si configura come forma di servitù volontaria e viene governata esternamente e celata da un ecosistema egemonico caratterizzato dal […]
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[…] caratterizza per essere spesso gratuito e inconsapevole; free esprime il suo essere concepito come ludico e piacevole, mentre è oggetto di scambio […]
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[…] disruzione: l’apparente coincidenza di produzione (di contenuti) e di utilizzo (di servizi) invisibilizza nella retorica 2.0 la separazione tra lavoro non retribuito e proprietà delle piattaforme di […]
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[…] Espropriazione algoritmica da parte delle piattaforme, che realizzano la separazione tra attività di produzione (lavoro) e condizioni necessarie perché essa abbia effettivamente luogo, perché le attitudini […]
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[…] Processo di costante aggiornamento e miglioramento degli algoritmi – per esempio PageRank di Google – mediante il feedback immediato degli utenti, forma di lavoro digitale non retribuito. […]
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