Secondo la retorica mainstream prevalente, la connettività via telefono mobile offre grandi opportunità, dal punto di vista cognitivo, culturale, lavorativo e così via, ad esempio perché disancora dai luoghi creando uno spazio di servizi ubiquitari.
Vi sono quindi riflessioni sulla mutate condizioni della comunicazione e, appunto, sulla diversa rappresentazione dello spazio e dei luoghi, così come delle relazioni sociali. Un’ampia trattazione del rapporto tra utenti e rete, insomma.
Molto più raro, invece, l’approccio nella direzione opposta, ovvero l’analisi del rapporto tra network algocratici e utenti: i primi catturano dati personali, relazioni, posizioni, movimenti, abitudini, preferenze, opinioni dei secondi, saldamente ancorati e vincolati, e li elaborano a fini di marketing, di predizione e in generale di estrazione di valore.
I network algocratici sfruttano cioè la propria posizione centrale per costruire un sistema di sfruttamento della messa a lavoro dell’intera sfera bio-cognitiva dei prosumer. Insomma, ogni link è in realtà biridezionale, ma uno dei due versi dell’interazione è accuratamente occultata .
[…] hanno luogo sui network algocratici, […]
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[…] da segreto industriale e/o militare, e perché la diffusione infestante dei dispositivi digitali di cattura ed estrazione di surplus comportamentale è descritta come progresso assoluto e […]
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