Shoshana Zuboff definisce il concetto di società strumentalizzata dal capitalismo di sorveglianza, concepita come
“un sistema di macchine in grado di apprendere: una mente alveare nella quale ogni elemento impara e opera in concorso con gli altri”.
In questo modello di organizzazione e di relazioni la “libertà” di ogni singola macchina (essere umano) è subordinata alla conoscenza da parte del sistema nel suo complesso.
Da qui prende forza il potere strumentalizzante, che organizza, irreggimenta e regola la società nella direzione della confluenza sociale:
“la pressione del gruppo e la certezza computazionale sostituiscono politica e democrazia, annullando la percezione della realtà e la funzione sociale delle vite degli individui. I membri più giovani delle nostre società già vivono molte di queste dinamiche distruttive nel loro attaccamento ai social media, il primo esperimento globale nell’alveare umano”.
[…] attiva, organizzazione della conoscenza e influenza controllo su scelte e comportamenti, spesso spacciati per commodities via via irrinunciabili, come la proposta di un certo punto di vendita nel momento in cui la profilazione individui […]
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