Consumo irresponsabile e complice

Comportamento di coloro che utilizzano le piattaforme di intermediazione senza alcuna consapevolezza e alcuna attenzione allo sfruttamento del lavoro addomesticato, ai dati forniti, alle implicazione dei motori di raccomandazazione al proprio lavoro fornito in forma gratuita.

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Afferma Ivana Pais:

Le alleanze tra investitori e proprietari delle piattaforme da un lato e consumatori dall’altro stanno creando un nuovo soggetto debole, il fornitore di servizi (produttore, lavoratore, venditore, eccetera), che non dispone di leve negoziali per tutelare i propri interessi. Gli stessi attori tradizionali della rappresentanza faticano a riconoscere questi bisogni e a rappresentarli. L’organizzazione scientifica del lavoro aveva dato vita a una nuova classe sociale, quella dei manager, che per decenni ha giocato un ruolo rilevante sia nelle organizzazioni che nei ruoli decisionali della società. I primi espulsi dal mercato del lavoro a seguito della diffusione del modello piattaforma sono proprio i manager e, in particolare, il middle management. Al tempo stesso, questo modello non sembra favorire l’emergere di una nuova classe sociale dotata di potere. L’unica eccezione è rappresentata dai cosiddetti influencer che decidono di convertire il capitale sociale acquisito nel proprio settore in capitale reputazionale da spendere in altre sfere sociali, ma finora si tratta di fenomeni assimilabili a quanto accaduto in passato con i mass media tradizionali. Più che a livello di classi, (…) la logica delle piattaforme sembra determinare effetti a livello delle classificazioni.

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