Le righe di codice generano e autoproducono “agenti computazionali autonomi ”, come li definisce Sadin, capaci di:
- prendere decisionei
- definire obettivi e percorsi
- valutare la propria esperienza
- produrre altri agenti;
- praticare l’apprendimento antagonista, affrontandosi tra loro, senza riferimenti ad esempi, ma solo mettendo in pratica i principi, alla ricerca di modelli, come nel caso di AlphaGo.