Sono, secondo Barberis
“l’abbreviazione, a uso del volgo, di discorsi troppo complessi. (…) scorciatoie cognitive che ci permettono di risolvere i problemi pratici”.
Intese in questo modo, esse sono sfruttate insieme a pregiudizi e bias dalla psicologia comportamentista e dalla comunicazione targettizzata come strumento di manipolazione e di propaganda politica, perché caratterizzano il pensiero “veloce”, l’opposto della riflessione e dell’argomentazione.