Il riferimento diretto è il marketing di Apple, che ha presentato in modo particolarmente netto – anche in virtù del carisma di Steve Jobs – la propria tecnologia come strumento di liberazione culturale, coerentemente con la propria matrice ideologica “californiana”. Questo approccio si è rapidamente riflesso anche sul rapporto tra istruzione e disposivi digitali, che sono stati presentati come skills da acquisire, per migliorare l’efficienza del proprio apprendimento, in termini di creatività, capacità di risolvere problemi, indipendenza operativa e cognitiva, condivisione.
Lo stesso schema manipolatorio di invisibilizzazione della matrice aziendale e dell’intenzionalità capitalistica del brand è stato in realtà applicato da tutti i mediatori informazionali.