Henry Jenkins elenca undici abilità utili nella comunità dei media:
- Gioco,
- Simulazione,
- Performance,
- Appropriazione,
- Multitasking,
- Conoscenza distribuita,
- Intelligenza collettiva,
- Giudizio,
- Navigazione Transmedia,
- Networking,
- Negoziazione.
Provocatoriamente interessante il parere in proposito di Domenico Nocera:
Non so perché ma mi continuano a suonare come sub-categorie della grande madre Produzione, e continuo a pensare che sia esimio compito della Scuola inglobare queste supposte nuove abilità proprio in quel percorso di crescita umana che ci ha portato alle stupefacenze tecnologiche di oggi, delegando loro il giusto posto in mezzo alle infinite altre abilità e sensibilità dell’uomo.
Niente ci dice che il futuro sarà così buono con i ragazzi di oggi da permettere loro di trovarsi un’oretta la sera per leggere un libro, o per fare una chiacchierata faccia a faccia con un amico, e tutto mi sembra invece suggerire di mantenere una natura che sia storicamente nostra (“stay human”), perché con essa sarà più facile e produttivo (sic!) affrontare le infinite sfide che il progresso ha ormai chiaramente in serbo per noi, ivi comprese le squassanti crisi che continueranno a imperversare negli ipermondi virtuali finanziari (sottesi ai quali resterà sempre il nostro ipo-mondo materiale dove la vita reale – mangiare, sopravvivere, curarsi – sbiadirà come una routine sempre più noiosa).