“In sostanza, lo sdoppiamento identitario nel contesto digitale può essere definito come quella condizione in cui le nostre identità di connessione, convinte di poter conseguire un vantaggio da questa o quella offerta di opportunità digitali – gestire una posta elettronica, servirsi di un account su una piattaforma di comunicazione, acquistare merci da casa, fruire di spettacoli Online, lavorare a distanza, eccetera – smarriscono la consapevolezza del dominio che quelle stesse opportunità istituiscono su di esse fino al punto di perderne anche la più tenue percezione di pericolo. E ciò, inesorabilmente, le conduce non solo a subire quel dominio ma, ancor peggio – come avviene nelle più accanite dipendenze da sostanze psicotrope – a immedesimarsi sempre più con esso e, con le loro azioni, a rinforzarlo”. (R. Curcio, 2020)