Barassi ci fornisce un utile elenco di disposivi “smart”, cosiddetti essenzialmente perché imparano dalle abitudini degli utenti, ovvero accumulano ed elaborano dati su di essi.
– dispositivi di sicurezza smart (telecamere di sorveglianza gestite tramite app, telecamere per babysitter),
– elettrodomestici intelligenti,
– dispositivi di intrattenimento (smart tv, sistemi musicali wireless, videogiochi),
– dispositivi per il monitoraggio dell’illuminazione (lampadine e interruttori intelligenti che possono essere controllati a distanza),
– dispositivi per soluzioni uniche, pensati cioè per offrire soluzioni a problemi specifici (come, per esempio, la gestione degli animali domestici). (…) grazie agli sviluppi nel campo del deep learning, ora è possibile interagire con molte di queste tecnologie tramite assistenti virtuali azionati con la voce. L’arrivo dell’intelligenza artificiale ci ha messo di fronte a una vera e propria rivoluzione tecnologica e sociale, in grado di cambiare il modo in cui ci relazioniamo con i computer.