Barassi ci fa capire come i social media ci hanno tolto il controllo sui nostri dati, perché essi possono essere intercettati non solo da colleghi di lavoro, amici, familiari, conoscenti, gruppi di genitori, ma anche da sistemi di tracciamento e intelligenza artificiale, in contesti e con scopi del tutto differenti da quelli in cui sono stati generati, per esempio per verificare la nostra reputazione o le nostre attitudini. Questo processo influisce sulla costruzione del sé, in particolare di quello pubblico.