
Safiya Umoja Noble propone un’interfaccia trasparente per l’indicizzazione del web, in cui i risultati di ricerca sono rappresentati da un arcobaleno di colori, che visualizza un insieme controllato di categorie: rosso per il pornografico, verde per affari o commercio, arancione per intrattenimento e così via, cogliendo più facilmente i confini tra notizie e intrattenimento, intrattenimento e pornografia, o giornalismo e studi accademici. Magari denotando anche blogosfera e siti web personali.
Al di là dell’efficacia tecnica, questa proposta ha il pregio di mettere in evidenza la necessità di maggiore trasparenza, per contrastare il discoscimento della responsabilità culturale e della rappresentanza pubblica conseguente all’automatizzazione dei processi decisionali nel campo della conoscenza e all’erosione della qualità dell’informazione.
Vediamo le motivazioni, tratte da Algorithms of Oppression
Negli Stati Uniti [in particolare] gli impulsi neoliberisti per supportare i portali di informazione guidati dal mercato come Google Search hanno conseguenze sulla ricerca di informazioni di alta qualità mediante Internet su persone e comunità, poiché questo modello è il percorso principale per navigare nel web. Questa è una delle tante contraddizioni dell’attuale ricerca a scopo di lucro e dell’industria del cloud computing. I futuri sforzi di ricerca potrebbero affrontare questioni che possono aiutarci a comprendere il ruolo delle progettazioni di piattaforme, interfacce, software ed esperienze come pratiche che sono situate in termini di cultura e di genere e spesso determinate da imperativi, potere e valori economici.
Tale agenda potrebbe promuovere [per esempio] l’impegno a garantire che i siti pornografici o di sfruttamento non rappresentino l’impostazione predefinita dell’identificazione delle donne sul web. Nonostante un approccio che considera tutto ciò che è guidato dagli interessi di mercato come il modo più conveniente e innovativo di generare soluzioni, le carenze attuali sono evidenti. Richiamare l’attenzione su queste pratiche (…) è necessario per promuovere [invece] un approccio in cui le informazioni possano essere affidabili e ritenute affidabili. Serve un disaccoppiamento
di interessi pubblicitari e commerciali dalla possibilità di accedere a informazioni di alta qualità su Internet (…)