Finelli definisce in questo modo
(…) la configurazione essenziale della società contemporanea, vista nel suo cuore di processo di produzione di capitale, (…) enorme processo di svuotamento del concreto da parte dell’astratto e, insieme, di sovradeterminazione isterica della superficie. Vale a dire che oggi la produzione/accumulazione di ricchezza monetario-astratta, qual è per eccellenza quella che caratterizza un’economia a base di capitale, oggi con la sua estensione e globalizzazione fino agli estremi del mercato mondiale, ha generato una progressiva sussunzione di tutto il vivente, umano e non-umano, nella varietà delle sue forme concrete di vita, sotto il dominio e la pervasività di una soggettività appunto astratta, qual è quella di una ricchezza istituita sul principio della sua obbligata e inevadibile accumulazione.