Quindici audaci NO

Per sostenere la propria proposta di costruzione di un’etica globale per le tecnologie, Gerd Leonhard elenca 15 spunti di riflessione, impegni “in negativo”:

  1. Non imporremo né pianificheremo che, poco per volta, gli umani diventino tecnologia essi stessi solo per conformarsi alle aziende tecnologiche e/o per stimolare la crescita.
  2. Non permetteremo che gli umani vengano governati o sostanzialmente diretti da tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose e la robotica.
  3. Non altereremo la natura umana programmando o producendo nuove creature con l’aiuto della tecnologia.
  4. Non potenzieremo gli umani per conseguire poteri soprannaturali che annullerebbero la netta distinzione tra l’uomo e la macchina.
  5. Non autorizzeremo le macchine ad autopotenziarsi e, quindi, a eludere il controllo umano.
  6. Non cercheremo di rimpiazzare la fiducia con il monitoraggio delle nostre comunicazioni e delle nostre relazioni solo perché la tecnologia lo rende universalmente possibile.
  7. Non pianificheremo, non giustificheremo né desidereremo una sorveglianza assoluta come risposta a un bisogno percepito di sicurezza assoluta.
  8. Non permetteremo che robot, macchine, piattaforme o altre tecnologie intelligenti assumano quelle funzioni democratiche essenziali nella nostra società che spettano di fatto agli umani.
  9. Non cercheremo di ridurre o sostituire la cultura umana concreta con simulazioni algoritmiche, aumentate o virtuali.
  10. Non cercheremo di ridurre al minimo le imperfezioni umane solo per renderci più adatti alla tecnologia.
  11. Non tenteremo di sopprimere gli errori, il mistero, gli incidenti e la casualità utilizzando la tecnologia per prevederli e prevenirli, e non ci adopereremo per rendere esplicita ogni cosa solo perché la tecnologia ci consentirà di farlo.
  12. Non creeremo, progetteremo o distribuiremo tecnologia alcuna con l’intento principale di generare dipendenza.
  13. Non chiederemo ai robot di prendere decisioni morali, né li attrezzeremo per contestare le nostre decisioni.
  14. Non rivendicheremo né disporremo che anche gli umani siano esponenziali per natura.
  15. Non confonderemo un algoritmo puro con un’immagine accurata della realtà umana («il software inganna il mondo»), e non conferiremo un potere indebito alla tecnologia solo perché essa genera benefici economici. (G. Leonhard – “Tecnologia vs umanità. Lo scontro prossimo venturo” – Egea)