Per sostenere la propria proposta di costruzione di un’etica globale per le tecnologie, Gerd Leonhard elenca 15 spunti di riflessione, impegni “in negativo”:
- Non imporremo né pianificheremo che, poco per volta, gli umani diventino tecnologia essi stessi solo per conformarsi alle aziende tecnologiche e/o per stimolare la crescita.
- Non permetteremo che gli umani vengano governati o sostanzialmente diretti da tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose e la robotica.
- Non altereremo la natura umana programmando o producendo nuove creature con l’aiuto della tecnologia.
- Non potenzieremo gli umani per conseguire poteri soprannaturali che annullerebbero la netta distinzione tra l’uomo e la macchina.
- Non autorizzeremo le macchine ad autopotenziarsi e, quindi, a eludere il controllo umano.
- Non cercheremo di rimpiazzare la fiducia con il monitoraggio delle nostre comunicazioni e delle nostre relazioni solo perché la tecnologia lo rende universalmente possibile.
- Non pianificheremo, non giustificheremo né desidereremo una sorveglianza assoluta come risposta a un bisogno percepito di sicurezza assoluta.
- Non permetteremo che robot, macchine, piattaforme o altre tecnologie intelligenti assumano quelle funzioni democratiche essenziali nella nostra società che spettano di fatto agli umani.
- Non cercheremo di ridurre o sostituire la cultura umana concreta con simulazioni algoritmiche, aumentate o virtuali.
- Non cercheremo di ridurre al minimo le imperfezioni umane solo per renderci più adatti alla tecnologia.
- Non tenteremo di sopprimere gli errori, il mistero, gli incidenti e la casualità utilizzando la tecnologia per prevederli e prevenirli, e non ci adopereremo per rendere esplicita ogni cosa solo perché la tecnologia ci consentirà di farlo.
- Non creeremo, progetteremo o distribuiremo tecnologia alcuna con l’intento principale di generare dipendenza.
- Non chiederemo ai robot di prendere decisioni morali, né li attrezzeremo per contestare le nostre decisioni.
- Non rivendicheremo né disporremo che anche gli umani siano esponenziali per natura.
- Non confonderemo un algoritmo puro con un’immagine accurata della realtà umana («il software inganna il mondo»), e non conferiremo un potere indebito alla tecnologia solo perché essa genera benefici economici. (G. Leonhard – “Tecnologia vs umanità. Lo scontro prossimo venturo” – Egea)