Chiriatti sostiene che:
Gli informatici dovrebbero (…) promuovere il no-code, ossia una semplificazione delle interfacce dei sistemi [di IA] che consenta di usarli anche alle persone prive di specifiche conoscenze tecniche. I nuovi software dovrebbero seguire l’attuale (relativa) semplicità dei fogli elettronici e dei sistemi di accesso ai database. Così si attenuerebbero le diseguaglianze e si aprirebbero opportunità anche per le piccole imprese. (M. Chiriatti, “Incoscienza artificiale. Come fanno le macchine a prevedere per noi”)