Kardashian index

Origgi lo presenta come segue:

[Si tratta di un] indice scientometrico, (…) denominato in onore di una delle più inutili influencer del web, Kim Kardashian, famosa solo per il fatto di essere famosa, che misura il rapporto tra il numero di follower su Twitter di uno scienziato e il suo numero di citazioni accademiche. Il Kardashian Index è [quindi] una misura satirica della discrepanza tra il profilo di uno scienziato sui social media e il suo curriculum di pubblicazioni. Proposta da Neil Hall nel 2014, la misura mette a confronto il numero di follower di uno scienziato su Twitter con il numero di citazioni del suo lavoro sottoposto a peer-review. Un indice alto dimostra che lo scienziato in questione è uno «sparone», che si è fatto una fama sul web che non corrisponde alla sua credibilità scientifica. Un indice basso dimostra che uno scienziato è sottovalutato. Il Kardashian Index permette di calibrare popolarità e prestigio accademico, qualcosa che il pubblico spesso non ha il riflesso di considerare. (G. Origgi, “Caccia alla verità. Persuasione e propaganda ai tempi del virus e della guerra”, Egea)