Chi regola internet?

Casini ci chiarisce che profili tecnici e sistema dei nomi a dominio sono regolati da una

organizzazione davvero peculiare: l’Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN). Si tratta di un ente privato, regolato dal diritto californiano, a cui nel 1998 il governo degli Stati Uniti ha delegato il compito di regolare Internet: di fatto un soggetto privato incaricato di pubbliche funzioni. Ma Internet riguarda il mondo intero, non solo gli Stati Uniti, che pure lo hanno inventato. Come coinvolgere gli altri Paesi? Come garantire democrazia nel governo della rete? La soluzione trovata, in questo caso, è quella di una cosiddetta multi-stakeholder organization: l’ICANN è una struttura complessa, basata su un sistema di comitati tra loro interconnessi e rappresentativi di tutti gli interessi in gioco, inclusi i governi degli Stati di pressoché tutto il mondo. Vi è infatti un comitato formato dai rappresentanti degli Stati, il Governmental Advisory Committee o GAC (179 membri governativi più 38 osservatori in rappresentanza di organizzazioni internazionali). All’inizio aveva compiti solo consultivi, ma l’importanza assunta da Internet ha condotto progressivamente il GAC a conquistare più poteri (…) (L. Casini, “Lo Stato (im)mortale. I pubblici poteri tra globalizzazione ed era digitale”)