Ambiente associato

Afferma Milani

Il concetto di ambiente associato è stato elaborato da Simondon nella sua tesi di dottorato complementare, Del modo di esistenza degli oggetti tecnici (1958). L’ambiente tecnico e quello naturale agiscono reciprocamente l’uno sull’altro; l’oggetto tecnico condiziona l’ambiente associato e, a sua volta, viene condizionato dall’ambiente. Nella sua trattazione, Simondon si riferisce a strade, reti televisive e radiofoniche, ferrovie. Con l’avvento di Internet si sono moltiplicati e differenziati gli ambienti associati; i cicli di condizionamento reciproco fra gli elementi naturali e artificiali sono molto più rapidi. Ma rimane centrale la nozione di macchina aperta, che secondo Simondon è la più compiuta manifestazione della tecnica (…) In questa visione, le relazioni umane con gli oggetti tecnici non sono strumentali. La rappresentazione delle macchine come schiavi meccanici è alla base dell’idea di esseri umani che utilizzano oggetti tecnici come mezzi per addomesticare le forze naturali. Ma una tale ispirazione dominatrice non può che produrre servitù umana e tecnica, in opposizione a qualsiasi forma di emancipazione (…) L’automatismo viene rubricato al livello più basso fra le possibili interazioni. La prevedibilità assoluta nel comportamento degli esseri tecnici non solo è poco interessante, ma è anche il preludio all’assoggettamento della macchina stessa e, parallelamente e inevitabilmente, dell’umano che deve occuparsene. (…) Viceversa, le macchine che presentano margini di indeterminazione nel loro comportamento sono molto più interessanti, proprio perché l’interazione non è del tutto predeterminata da una serie di automatismi: così, le parti che compongono l’ambiente associato sono reciprocamente libere; il loro comportamento può variare, evolvere. Questo è il punto fondamentale. Libertà non significa libertà di consumo, cioè di consumare beni e servizi. Libertà non significa libertà di oppressione e libero godimento dispotico delle forme di vita non umane. (C. Milani – Tecnologie conviviali)