Effetto di virtualizzazione

Sdoppia il vissuto in un momento di effettualità localizzato e in un momento di virtualizzazione che ricolloca quello stesso vissuto in un altrove “immateriale”, (…) [Questo processo] genera comunque effetti materiali quali, per restare sul sul territorio del lavoro, la produzione di valore per l’azienda e una riconfigurazione mentale pratica del significato profondo dell’attività lavorativa, dei suoi limiti, dei suoi spazi, della sua invadenza per le lavoratrici e per i lavoratori. (R. Curcio [a cura di], “Dietro il mito dell’informatica. Socioanalisi narrativa del lavoro nelle aziende di tecnologia dell’informazione e della comunicazione”, Sensibili alle foglie)