Videochiamata come appiattimento estetico

La videochiamata è un’interazione audiovisiva insoddisfacente e a bassa risoluzione, a cui si aggiunge una riduzione dell’identità e del corpo da tre a due dimensioni, veicolata dall’approccio universalistico del design thinking di computer levigati ma stupidi, incapaci di soddisfare le esigenze di un’intera attività o di un’espressione del sé performativa e profondamente immersiva. (G. Lovink, “Le paludi della piattaforma. Riprendiamoci internet”, Nero editions)