Picco dei dati

Lovink definisce

il picco dei dati come il momento in cui si raggiunge il tasso massimo di estrattivismo e la logica della piattaforma implode. Cosa succede a quel punto? Un forte declino, finché i sistemi e i loro utenti non si troveranno fuori dalla zona di pericolo dell’entropia. Un maggior numero di dati non si traduce in maggiori informazioni e in cittadini più informati, né tantomeno in capacità di critica. Una volta raggiunto il picco dei dati, la teoria «migliori informazioni = migliori decisioni» non tiene più. (…) Come nella migliore tradizione cibernetica il punto di svolta tecnico del picco dei dati sarà attribuito sia all’esercito di (ro)bot fuori controllo del IA, sia alla saggezza ribelle di un’intellighenzzia dissidente locale planetaria (G. Lovink, “Le paludi della piattaforma. Riprendiamoci internet”, Nero editions)