Chiarisce Gallina:
Da esperto di robotica e attingendo alla mia sensibilità di artista, ritengo che le opere pittoriche realizzate dai robot moderni siano ancora a uno stadio primordiale di tecnica. Per contro, credo che i robot – e gli automatismi in generale – se impiegati come strumenti e non come fini, potranno ottenere in futuro attenzione e riconoscimento all’interno dell’art system consolidato. Da qui la scelta di aggiungere il prefisso “proto-” al titolo del saggio. Malgrado gli evidenti limiti della “tecnologia robot” è ugualmente utile aprire una discussione in seno al mondo dell’arte per comprendere se vi siano margini di contatto tra due mondi del sapere umano all’apparenza così distanti tra loro. (P. Gallina, “La protoarte dei robot. Quando l’arte, la robotica e l’intelligenza artificiale si intrecciano”)