Andrea Nanetti pone con forza l’esigenza di una regolazione consapevole e pubblica dell’uso dei dispositivi digitali per la conservazione resiliente del patrimonio culturale dell’umanità, non asservita al mercato della conoscenza:
I geni umani sono il deposito naturalmente curato di tutta l’esperienza accumulata dall’umanità sul pianeta Terra. Le società umane hanno aggiunto criteri culturali come un tesoro complementare di conoscenza preziosa. Il patrimonio culturale, vale a dire le esperienze maturate dalle società umane che vengono trasmesse tramite mezzi artificiali (cioè creati dall’uomo) come l’oralità, i manufatti ei rituali, deve essere curato dagli esseri umani. Come accennato in precedenza, i criteri di selezione tradizionali sono messi a rischio dal rapido sviluppo odierno della società, dalla globalizzazione e dalle rivoluzioni digitali. La nostra società è, quindi, sollecitata a decidere cosa conservare e cosa scartare nel tesoro digitale delle esperienze umane. C’è un forte bisogno di assumersi la responsabilità di discutere i migliori principi desiderabili per questo nuovo tesoro digitale perché la società ha bisogno di rafforzare, con criteri di selezione più umani, gli algoritmi che si stanno già occupando della selezione di dati preziosi. Oggi, questi algoritmi sono sempre più scritti da macchine e lavorano principalmente sul riconoscimento di modelli per raccogliere dati che sono considerati degni di essere archiviati a causa delle regole del libero mercato. Nell’elaborazione dei criteri di selezione per la scienza del patrimonio, è essenziale aggiungere l’etica al riconoscimento dei modelli se si vuole evitare il rischio di fare affidamento solo sull’autorità del libero mercato la decisione sull’utilità del tesoro culturale costituito dalle esperienze umane, [tanto più che – come dimostrato dall’AI and the Ethical Conundrum – un terzo dei leader responsabili dei sistemi di intelligenza artificiale non è competente nel comprendere i potenziali pregiudizi dei propri prodotti – NdR] (A. Nanetti, “Defining Heritage Science: A Consilience Pathway to Treasuring the Complexity of Inheritable Human Experiences through Historical Method, AI, and ML”, traduzione in proprio)