Espropriazione nella modernità

Fraser elenca:

  • lavoro penitenziario,
  • traffico sessuale transnazionale,
  • accaparramento di terre da parte delle imprese
  • pignoramenti legati a debiti predatori.

La matrice sono l’oppressione razziale e l’imperialismo.

L’autrice precisa inoltre che:

con «accumulazione primitiva» si intende il sanguinoso processo con cui il capitale è stato inizialmente ammassato agli esordi del sistema. L’espropriazione (…) designa un processo confiscatorio continuativo essenziale per sostenere l’accumulazione in un sistema soggetto a crisi. (…) Marx introduce l’accumulazione primitiva per spiegare la genesi storica della divisione di classe tra lavoratori senza proprietà e capitalisti proprietari dei mezzi di produzione. L’espropriazione spiega anche questo, ma mette in luce allo stesso tempo un’altra divisione sociale altrettanto strutturale e importante su cui Marx non si è soffermato in modo sistematico: la divisione sociale tra i lavoratori (doppiamente) liberi (che il capitale sfrutta nel lavoro salariato) e i soggetti non liberi o dipendenti (che cannibalizza con altri mezzi). (N. Fraser, “Capitalismo cannibale. Come il sistema sta divorando la democrazia, il nostro senso di comunità e il pianeta”)