Cristianini è molto chiaro:
(…) è una delle parti più potenti della matematica applicata. Il mechanism design stabilisce le regole delle aste, in cui tutti i partecipanti hanno l’obiettivo di risparmiare ma il banditore ha l’obiettivo di estrarre il prezzo più alto da ciascun articolo. Il meccanismo è progettato in modo tale che nessun partecipante possa perseguire il proprio vero scopo senza rivelare parte dell’informazione che avrebbe interesse a nascondere, fino a quando il sistema identifica il partecipante che è disposto a pagare il prezzo più alto e anche quanto è il massimo che questi sarebbe disposto a pagare. È questo lo scopo del sistema, perché questo è ciò che fa ogni volta, invariabilmente. I mercati sono molto simili al gioco ESP: in questo caso, il prezzo di un bene riflette quello che ogni partecipante pensa che gli altri partecipanti siano disposti a pagare per esso. Oltre a essere un gioco di lettura del pensiero, i mercati possono anche elaborare informazioni, riflettendo nei prezzi le aspettative e le previsioni di migliaia di giocatori, ognuno dei quali potrebbe sfruttare diverse fonti di informazioni e strategie di modellazione. Mentre sarebbe difficile per gli operatori di borsa indovinare «alla cieca» se all’indomani gli altri decideranno di vendere o comprare un dato titolo, il fatto che tutti osservino la stessa economia consente loro di fare delle previsioni, e quindi delle scommesse, ragionevoli. Come risultato, il sistema mantiene una stima aggiornata del valore e delle prospettive di diversi settori economici, almeno quando non ci sono patologie come le bolle speculative. [Nel caso di eBay, ad esempio e a differenza di giochi sul tipo di ESP] gli obiettivi dei partecipanti e quelli del sistema di cui fanno parte sono spettacolarmente disallineati, e i partecipanti non ci possono fare nulla: l’unico modo in cui possono perseguire il proprio obiettivo locale è quello di promuovere l’obiettivo finale dell’intero sistema (N. Cristianini, “La scorciatoia. Come le macchine sono diventate intelligenti senza pensare in modo umano”)