Negli Stati Uniti, il Primo emendamento alla Costituzione rende la libertà di espressione quasi assoluta: si possono censurare o rimuovere contenuti, solo se provocano un danno economico che l’autore non vorrebbe mai dover ripagare. In Europa, invece, anche se con differenze nei diversi Stati, dopo la seconda guerra mondiale e le sue conseguenze, non sono tollerate le tipologie di propaganda che violano la democrazia: incitazione alla violenza e al razzismo, discriminazione delle minoranze e così via.
(fonte: V. Bertola – S. Quintarelli, “Internet fatta a pezzi. Sovranità digitale, nazionalismi e big tech”)