Tunnel cifrato

Si tratta di un sistema che crittografa i dati e li invia in rete fino a un server di uscita remoto. È usato dalle VPN, che simulano che questa uscita sia in un paese del mondo diverso da quello dell’utente che le impiega. Ma è anche utilizzato dalle app delle big tech per evitare i controlli sulle proprie applicazioni, realizzando un tunnel cifrato che sfocia in un server del fornitore dell’applicazione. Lo stesso meccanismo supporta la privacy dell’utente da una parte e dall’altra gli impedisce di controllare quali dati vengano raccolti dalla piattaforma che gli fornisce i servizi di retee dove essi siano inviati. Lo stesso modello utilizza l’insieme degli oggetti della Internet of Things, prodotti da marchi americani e mondiali e da aziende cinesi non meglio identificate, che crea molteplici reti private, con ampia probabilità possibilità che i dati personali degli utilizzatori siano inviate ai vari fabbricanti mandando i dati ai fabbricanti per alimentare gli algoritmi di analisi.

(fonte: V. Bertola – S. Quintarelli, “Internet fatta a pezzi. Sovranità digitale, nazionalismi e big tech”)