Il principale valore della cultura aziendale di Amazon, ovvero recapitare la merce ordinata al più presto possibile al cliente, con tempi annunciati al momento dell’ordine e che devono essere rigorosi, implica

(…) lo sforzo di sincronizzare i ritmi della circolazione delle merci con quelli delle attività di magazzino. In effetti, l’intero settore logistico si basa su lavori che possono essere rapidamente riconfigurati, eliminati o creati a seconda delle esigenze di consumo. Di conseguenza (…) [ad] Amazon serve un tipo di manodopera a cui poter ordinare a piacimento di lavorare così come di non farlo. (…) Sebbene questo si concretizzi in forme diverse nei vari Paesi, un tratto assolutamente generalizzabile è che la forza lavoro malleabile che è stata assunta tramite un’agenzia oppure vive in un Paese che garantisce minori tutele, come gli Stati Uniti, vive un livello elevato di precarietà. Per capirci, a questi dipendenti potrebbe non essere rinnovato il contratto se per esempio si rifiutassero di fare uno straordinario fuori programma. (A. Delfanti, “Il magazzino. Lavoro e macchine ad Amazon”)