Anche se prigionieri del mito dei “nativi digitali” e nonostante utizzino la formulazione gergale “tecnologie”, Pellai e Tamborini sono radicalmente critici sull’uso dei dispositivi digitali prima dei 14 anni e – tra le altre cose – elencano una serie di danni alla salute dovuti alla precoce interconnessione per l’intrattenimento:
- la sindrome di dipendenza da tecnologie;
- calo di rendimento scolastico e capacità di attenzione;
- riduzione generale delle competenze sociali;
- sovrappeso e obesità;
- miopia infantile;
- disturbi del sonno.