Money, money, money

Il modello corrente delle piattaforme digitali oligopolistiche è molto ben definito da Pierazzuoli: massimizzazione del profitto mediante un’offerta di servizi non rivolta a soddisfare bisogni effettivi ed espressi, ma – in nome della retorica dell’innovazione – finalizzata a costruire apparati destinati a diventare indispensabili, in genere occultando i propri effetti collaterali (cognitivi, culturali, sociali, economici, politici, civili, etici).