Così Lelio Demichelis:
(…) il populismo e il populista applicano alla crisi della politica e della democrazia la stessa figura dell’imprenditore schumpeteriano, mediante la sua distruzione (verso la democrazia e la libertà) creatrice (di delega e di autocrazia): così come l’imprenditore capitalista distrugge e, se crea , lo fa in primo luogo per il proprio profitto, altrettanto fa quell’imprenditore della politica che si chiama populista. Che distrugge la democrazia dissolvendola in nome del popolo ma non crea nulla di nuovo, se non nella pura apparenza e nella pura rappresentazione di sé come potere espresso dal popolo; popolo che resta proiettato sulla parete della caverna populista, illuso di essere reale.