Il concetto – grandi organizzazioni gerarchiche che usano masse di esseri umani come componenti o servo-unità – sviluppato da Mumford per il progetto Manhattan si adatta per Crawford anche all’IA,
un insieme di approcci tecnologici che dipendono da infrastrutture industriali, catene di approvvigionamento e lavoro umano, diffuse in tutto il mondo, ma la cui visione ci è resa oscura. Abbiamo visto come l’IA non si possa ridurre a database e algoritmi, modelli di apprendimento automatico e algebra lineare. L’IA è metamorfica: dipende dalla produzione, dai trasporti e dal lavoro fisico; da data center e cavi sottomarini che tracciano i percorsi tra i continenti; da dispositivi personali e dai loro componenti grezzi; da segnali di trasmissione che passano attraverso l’aria; da set di dati recuperati da Internet; e da continui cicli di calcolo. Tutti questi elementi hanno un costo.