Apertura di confezioni: è il “tema” di un numero sempre crescenti di video visibili in streaming da YouTube e simili. Sono una forma di feticizzazione dei prodotti, dagli smatphone ai dolciumi.
La loro struttura volutamente ripetitiva, inoltre, cattura l’attenzione dei bambini, le cui preferenze vengono intercettate e sfruttate dagli algoritmi di gestione delle piattaforme, che acquisiscono dati e “consigliano” ulteriori visioni in rapporto alle scelte precedenti, nuovi filmati che possono anzi essere oggetto di visualizzazione automatica.
I video possono essere – prima, dopo e durante – accompagnati da spazi pubblicitari, che producono reddito per coloro che li hanno realizzati, mediante il meccanismo del “costo per mille”, tariffa di retribuzione del creatore del filmato che varia a seconda di diversi fattori.
Di conseguenza, i bambini diventano un mercato privilegiato ed estremamente a rischio, perché il sistema di suggerimenti di YouTube sembra presentare contenuti sempre più estremi (I predatori nella rete, Internazionale, 12 luglio 2019)
[…] Termini di ricerca sovrabbondanti, usati nel titolo di un video e destinati a essere intercettati dagli algoritmi di gestione delle piattaforme: sono insiemi privi di significato per un essere umano, infarciti di nomi di marchi, di personaggi e così via, riferibili a ampie fasce di preferenze. Sono spesso associati a video dai contenuti estremamente discutibili e pericolosi, concepiti al solo scopo di fare profitto con le visualizzazioni infantili. […]
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