La “vita guidata” è quella di chi accetta subendo che il capitalismo di sorveglianza lo utilizzi come fonte di surplus comportamentale e quinde materia prima per i propri prodotti predittivi, destinati a costituire dapprima le schermate di una visione orientata del mondo reale, poi a essere riconosciuti come consiglieri accreditati per divenire successivamente guida attiva, organizzazione della conoscenza e influenza controllo su scelte e comportamenti, spesso spacciati per commodities via via irrinunciabili, come la proposta di un certo punto di vendita nel momento in cui la profilazione individui l’intenzione di un certo acquisto, ovviamente geolocalizzato.