Approccio ingannevole all’azione pubblica digitale, a cui si chiede di seguire
“gli standard di uso corrente nella tecnologia commerciale. Diversamente dalle aziende, [però], l’amministrazione non può concentrarsi solamente sulla garanzia di un’esperienza gratificante. È vincolata al dovere di offrire un servizio di alta qualità. Che cioè sia trasparente. Che faccia un uso ragionevole delle (poche) risorse disponibili. Soprattutto, che sia inclusivo. (G. Sgueo, “Il divario. I servizi pubblici digitali tra aspettative e realtà“)