Tecnopolitica

Rodotà definisce così l’insieme delle trasformazioni indotte dall’innovazione tecnologica nella sfera della comunicazione e delle prassi politica.

Il succedersi dei dispositivi disponibili, con vocazione di controllo e di libertà, di partecipazione e di sorveglianza, di emancipazione e di manipolazione (spacciata per decisione) ha effetti cumulativi in questi ambiti:


Il riferimento fondamentale, ovviamente, è il modo in cui Internet sta strutturando la presenza pubblica, individuale e collettiva.
Si possono individuare alcune dinamiche, tra loro non sempre omogenee:
a) siamo di fronte all’emergere di una autocomunicazione di massa, che si caratterizza anche attraverso il coinvolgimento del cittadino comune, tuttavia con il possibile effetto di una partecipazione individuale atomizzata;
b) si determinano così anche una frammentazione e una segmentazione della sfera pubblica;
c) sono cresciute le possibilità di mobilitazioni politiche istantanee;
d) siamo ormai di fronte a una campagna «ipermediatica», che si traduce poi in una campagna elettorale continua;
e) cambiano la natura e il ruolo dei soggetti della mediazione politica;
f) l’emersione di una realtà costituita dalla blogsfera, dall’insieme delle reti sociali allarga e rafforza la tendenza all’autorappresentazione;
g) la cultura delle reti sociali è reinventata ogni giorno.

Per questo si rende necessaria una costituzionalizzazione di internet.