Mayer-Schönberger e Ramge sintetizzano:
I prodotti e i servizi più popolari migliorano più rapidamente perché ricevono un maggior numero di dati. In un contesto del genere, l’innovazione non è più questione di idee rivoluzionarie quanto, piuttosto, di collezionare la maggior quantità possibile di dati di feedback. L’effetto di scala riduce i costi, l’effetto di rete estende l’utilità e l’effetto di feedback migliora il prodotto. Ciascuno di questi effetti porta a significativi benefici per gli operatori di mercato: possono abbassare i costi di produzione, far crescere il valore dei servizi o offrire un bene che si evolve di continuo e, apparentemente, da solo. Né questi effetti si escludono a vicenda. Le aziende possono svilupparne due, o anche tutti e tre, contemporaneamente. (…) La combinazione di questi tre effetti ha portato a grandi progressi nella varietà e nella qualità dei prodotti e dei servizi disponibili sul mercato. Sfortunatamente, però, ha anche contribuito alla concentrazione: ovvero il veleno mortale per l’efficienza del mercato. (…) Finora le autorità di regolamentazione si sono principalmente concentrate sugli effetti di scala e di rete, senza comprendere la gravità della minaccia per i mercati rappresentata dall’effetto di feedback. I servizi basati su sistemi di machine learning alimentati da dati di feedback «comprano» l’innovazione a costi decrescenti man mano che la base utenti cresce. È un processo che sa in qualche modo di alchimia: trasformare un sottoprodotto dell’uso nella materia prima del progresso è come convertire il piombo in oro. Tutto questo ha implicazioni enormi per la competizione di mercato. Gli operatori dominanti che gestiscono flussi di dati di feedback sostanziali grazie al vasto portafoglio di clienti hanno a disposizione una potente fonte di innovazione basata sulle macchine. Le startup non possono sperare di competere efficacemente, in quanto mancano del volume di dati di feedback necessario a guidare lo sviluppo del prodotto. Un numero crescente di esperti (…) [teme] che i sistemi di machine learning stiano minando la concorrenza. (Mayer-Schönberger V. – Ramge T., “Reinventare il capitalismo nell’era dei big data“, Egea)