Persone a forma di T

Il concetto è di Tom Kelley:

“alcuni dei nostri più preziosi impollinatori incrociati [coloro che possono creare qualcosa di nuovo e migliore attraverso la giustapposizione inaspettata di idee o concetti apparentemente non correlati. NdR] sono quelli che chiamiamo individui “a forma di T”. Cioè, godono di un’ampia conoscenza in molti campi, ma hanno anche profondità in almeno un’area di competenza”. (Kelley, T.. “The ten faces of innovation: Strategies for Heightening Creativity”, Profile Books)

Viene ripreso da Mayer-Schönberger e Ramge, a proposito dei manager, che:

in possesso di quello che viene definito un set di abilità «a forma di T», uniscono competenze approfondite in un campo specifico (rappresentate dalla gamba verticale della T) con la capacità di collaborare con i manager di altre aree (la barra orizzontale della T). I sistemi di machine learning possono acquisire competenze verticali, ma la loro stessa struttura impedisce loro di diventare collaboratori orizzontali. (Mayer-Schönberger V. – Ramge T., “Reinventare il capitalismo nell’era dei big data“, Egea)