Squadification: collaborare per competere nella distruzione creatrice e nell’innovazione

Mayer-Schönberger e Ramge così descrivono il modello organizzativo alla base di Spotyfy:

Le «squadre» sono piccoli team interamente responsabili di particolari aspetti di un prodotto (come la funzione di ricerca o l’interfaccia utente) o di particolari attività commerciali (come le vendite in un determinato mercato). Una squadra non ha un capo, ha solo un cosiddetto product owner, il cui compito è quello di garantire che ciascun membro del team abbia tutto il necessario per fare un buon lavoro. Il product owner vigila anche sugli obiettivi e sulle scadenze fissate in autonomia dalla squadra, ma, a differenza dei tradizionali team leader, non ha alcun potere esecutivo. Così come non ce l’ha l’agile coach della squadra, il cui compito è quello di promuovere e facilitare la collaborazione all’interno del team. La filosofia di fondo è nettamente diversa da quella delle tradizionali aziende gerarchiche: non chiedere al tuo superiore, perché in realtà non ne hai uno. Sperimenta con i dati per creare prove. Quindi condividile con i compagni di squadra, con i team che lavorano su aspetti connessi e con chiunque in seno all’azienda consideri esperto su una determinata questione. Ricevuto un feedback, prendi una decisione da solo (o come squadra) e implementala nel più breve tempo possibile. Se ci sono problemi, spetta a te il compito di risolverli. (Mayer-Schönberger V. – Ramge T., “Reinventare il capitalismo nell’era dei big data“, Egea)

Organizzazione del lavoro su Spotify

Significativamente, chiariscono poi che:

Benché gli input tra pari siano attivamente ricercati perché ritenuti istruttivi, le questioni relative allo stipendio e alle prestazioni di un individuo non vengono discusse dall’intera squadra. (ibidem)