Terza interruzione

La prima è l’agricoltura, la seconda l’industria, la terza le informazioni svincolate: le tre interruzioni segnano grandi e profondi cambiamenti “così potenti da alterare il significato stesso di ciò che significa essere umani, creando un’impronta così profonda che non potremo mai tornare come erano prima”

Questa la tesi di fondo di Aaron Bastani, che sostiene che

la caratteristica distintiva della Terza Perturbazione è una sempre maggiore abbondanza di informazioni. Per alcuni questo segna il completamento della Rivoluzione Industriale, segnando un’era in cui le macchine sono sempre più in grado di svolgere compiti cognitivi oltre che fisici. Questa nuova situazione di post-scarsità è alla base di quella che verrà definita ‘offerta estrema’, qualcosa non solo limitato all’informazione, ma – come conseguenza della digitalizzazione – anche al lavoro. Qui, i continui miglioramenti nella potenza del processore, in combinazione con una gamma di altre tecnologie, significano che le macchine saranno in grado di replicare sempre di più quello che era, fino ad ora, un lavoro unicamente umano. (Aaron Bastani, Fully Automated Luxury Communism, traduzione in proprio)

Questa terza interruzione/perturbazione può sfociare nel comunismo di lusso completamente automatizzato, a patto che la lotta di classe indirizzi i dispositivi tecnologici verso una sorta di regno dell’abbondanza a l’abolizione del lavoro umano.