Secondo Simone Natale, è la caratteristica principale delle attuali tecnologie di IA, che “incorporano in maniera programmatica forme di inganno“, le quali sfruttano la discrepanza tra percezione del senso comune (spesso enfatizzata dal marketing e dai media) e funzionamento effettivo. Questo porta a comprendere che l’IA è (soprattutto) un processo relazionale tra dispositivi ed esseri umani.
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