Oltre a determinare una situazione economica, producono una narrazione egemonica sul futuro del lavoro, sul modello di società e sui valori tra della collettività. Del resto, l’ideologia californiana ibridò la creatività hippie con l’arrivismo yuppie, secondo questa visione: Internet e innovazione tecnologica sono eccellenti strumenti di potenziamento della vocazione imprenditoriale degli esseri umani e indirizzano pertanto verso una società libera e ricca, che praticherà la piena automazione della produzione e utilizzerà il supporto dell’intelligenza artificiale.
Questo approccio legittima il potere delle piattaforme da un punto di vista culturale e spinge il lavoro vivo verso l’autovalorizzazione, la competizione, la perdita di diritti e tutele spacciata per autonomia di percorso e di scelte, oltre a giustificare l’erogazione di investimenti finanziari tipica di un’economia della promessa, in cui l’aspirazione di ciascuna piattaforma è il monopolio futuro. Le macchine mitologiche, insomma, occultano rapporti di potere di cui contemporaneamente rafforzano la presa sulla realtà, producendo un insieme complesso di affetti, emozioni, valori e aspirazioni. (Fonte: In to the black box)