Espressione coniata da Nancy Fraser per descrivere la classe che
divora le risorse di tutti gli altri, [consuma le risorse delle] aree non-economiche del sistema: le famiglie e le comunità, gli habitat e gli ecosistemi, le capacità dello Stato e i poteri pubblici (…) attira nella propria orbita la ricchezza naturale e sociale delle zone periferiche del sistema mondiale (…) [è programmata] per divorare le basi sociali, politiche e naturali della propria esistenza – e di conseguenza della nostra (…). [La società capitalista si configura insomma] come una frenesia alimentare istituzionalizzata in cui noi siamo la portata principale. [Il capitalismo si configura quindi come] un ordine sociale che consente a un’economia orientata al profitto di depredare i supporti extra-economici di cui ha bisogno per funzionare. Rientrano in questa categoria la ricchezza espropriata alla natura e a popolazioni assoggettate; le molteplici forme di lavoro di cura cronicamente sottovalutate quando non del tutto disconosciute; i poteri e i beni pubblici, che il capitale richiede e al tempo stesso cerca di ridimensionare; l’energia e la creatività dei lavoratori. Anche se non compaiono nei bilanci delle imprese, queste forme di ricchezza sono dei requisiti essenziali per i profitti che invece vi figurano. Fondamenta vitali dell’accumulazione, sono anch’esse componenti costitutive dell’ordine capitalistico. (N. Fraser, “Capitalismo cannibale. Come il sistema sta divorando la democrazia, il nostro senso di comunità e il pianeta”)
In sintesi, il capitalismo è definito da proprietà privata, accumulazione di valore, mercato, lavoro salariato, ma ha bisogno di sfruttare ed espropriare quattro elementi fondamentali: il modo in cui le persone si mantengono e si riproducono, il rapporto con la natura, la governance di governo e lo sfruttamento di popolazioni razzializzati. Per analizzare il capitalismo, quindi, bisogna integrare il pensiero di Marx con altre teorie critiche che si occupano di questioni di genere, ambiente, politica, imperialismo e razzismo.