Primavere d’impresa digitale

La cosiddetta intelligenza artificiale ha conosciuto – soprattutto per la retorica mainstream – primavere e inverni, le prime foriere di film, romanzi, serie Tv, videogiochi e altri aspetti di un immaginario intessuto di attesa messianica e fitte conversazioni. Come riportano però Milani e Garcia, traducendo il testo originale:

La realtà dell’attuale IA è che non ci sono stati spettacolari cambiamenti di paradigma; ciò che è cambiato sono la disponibilità, l’ubiquità, la velocità e l’interconnessione dei computer e, cosa più importante, l’enorme interesse commerciale dietro l’impresa IA. Questa empia convergenza di scientismo, computazione e mercificazione è diventata essa stessa un sistema complesso, che si esibisce in modi difficili da comprendere e controllare, manifestando al tempo stesso tutti i difetti e i pregiudizi [delle fasi precedenti]. (C. Milani – V. García, “L’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale: dall’automazione del lavoro al condizionamento reciproco”)