Ho trovato questa espressione in Chakrabarty, che ragiona – e fa riflettere – sull’asimmetria tra il bisogno degli storici “del Terzo Mondo” di riferirsi alla storiografia europea e il fatto che “gli storici europei non sentono alcun bisogno di contraccambiare“.
Mi è parsa possibile una sua piccola – ma volutamente polemica – estensione: i tecnocrati non sentono alcun bisogno di ragionare in termini di diritto ed etica; i tecnofobi non avvertono alcuna necessità di andare oltre la difesa della tradizione e il rifiuto “a prescindere”; i sovranisti delle conoscenze disciplinari sono del tutto alieni da quelle di tipo psico-pedagogico; i pedagogisti ultra-innovativi si tengono lontani dalla critica radicale. Fin troppo facile continuare.