Per l’Organizzazione Mondiale della Salute la m-Health è:
“una pratica di assistenza sanitaria pubblica e medica supportata dai dispositivi mobili, come smartphone, dispositivi per il monitoraggio del paziente, assistenza digitale personalizzata e altri dispositivi wireless”.
Barassi descrive le App di questo settore come al servizio del business di raccolta e rivendita dei dati:
Nel marzo del 2019, i risultati di una ricerca pubblicata sul British Medical Journal hanno dimostrato come su 24 app mHealth, 19 hanno condiviso i dati degli utenti con i loro partner e fornitori di servizi (terze parti), i quali hanno a loro volta condiviso i dati con 216 “quarte parti”, tra cui società tecnologiche multinazionali, società di pubblicità digitale, società di telecomunicazioni e un’agenzia di credito (…).
Di tutte queste 216 quarte parti, solo tre appartenevano al settore sanitario. Il documento ha inoltre dimostrato che i dati sono stati condivisi con diverse aziende Big Tech, tra cui Alphabet (Google), Facebook e Oracle, tutte in grado di aggregarli facilmente sotto un unico profilo ID (Grundy et al., 2019).
Analoghi i risultati di studi successivi.