Riforma – decoloniale – del pensiero

Muraca – nel ragionare sul rapporto tra pratiche politiche e pratiche pedagogiche cita Morin, che sostiene la necessità di

coniugare le operazioni di separazione e analisi, privilegiate dal paradigma moderno, con quelle dell’interconnessione e della sintesi. L’attitudine a contestualizzare e a ricostruire le solidarietà tra i fenomeni, infatti, permette non solo di acquisire competenze specifiche ma anche di rapportarsi con più consapevolezza ai problemi fondamentali dell’attualità. (M. Muraca, “Un’etnografia collaborativa con il Movimento di Donne Contadine a Santa Catarina (Brasile)”, Mimesis Edizioni)

L’evidente sconfitta dell’idea di uno sviluppo inarrestabile e le conseguenze distruttive di una concezione economicista del progresso, rendono fondamentale – sempre secondo Morin – che uomini e donne assumano una identità terrestre, fondata sull’interdipendenza che li lega alla biosfera e agli altri esseri viventi, e comprendano la portata planetaria delle proprie responsabilità. La valorizzazione delle operazioni di sintesi e congiunzione e il recupero olistico del contesto, del globale e del multidimensionale negli approcci conoscitivi vanno in questa direzione.