Un approccio convincente al concetto di digitalizzazione

A far chiarezza è Maurilio Pirone, definendo la digitalizzazione

(…) processo diffuso di applicazione di tecnologie digitali ad attività produttive, comunicative [al cui interno comprendiamo l’istruzione – NdR] e decisionali. (M. Pirone, “La governance urbana del lavoro di piattaforma. Una ricognizione europea”. Sociologia del lavoro, 163-2022)

Il cuore di questo processo sono le intenzioni e gli esiti in merito al valore e di conseguenza al lavoro, che:

non scompare in una dimensione immateriale o puramente macchinica, ma si ricolloca in spazi e soggetti diversi, cambia di forma e caratteristiche (…) Accanto ad un processo generale di digitalizzazione del lavoro è emerso un modello di impresa – quello delle piattaforme (…) – che ha portato alla ribalta una tipologia nuova di attore economico. Queste aziende – il cui sviluppo va collocato all’interno di una tendenza più complessiva in ambito occidentale verso la de-strutturazione dei rapporti di la voro di tipo subordinato, l’erosione del salario (…) e una razionalità logistica (…) – contribuiscono in ma niera determinante oggi alla ridefinizione di quello che concepiamo come lavoro a partire dal ricorso alle tecnologie digitali nelle diverse fasi del processo produttivo, dalla direzione al controllo. (ibidem)