Surowiecki sostiene che vi sono 4 condizioni perché un insieme di persone – una “folla” – possa essere potenzialmente fonte di “saggezza”:
- diversità di opinioni;
- indipendenza (le opinioni non sono determinate dagli altri);
- decentralizzazione (gli esseri umani possono basarsi su una conoscenza locale);
- meccanismi di aggregazione dei giudizi individuali in decisioni collettive.
Origgi aggiunge la necessità di un sistema di classificazione, il cui valore epistemico è fondamentale, dal momento cje spesso queste gerarchie sono il prodotto di attività umane elaborate con sistemi artificiali, dinamica che può essere opaca, invisibile o incomprensibile per gli utenti, che quindi fanno i conti con strumentazioni di cui non hanno il pieno controllo cognitivo e culturaleDomande di cittadinanza cognitiva sulla saggezza collettiva.
(fonte G. Origgi, “La reputazione. Chi dice che cosa di chi”, Università Bocconi Editore)