Sintetizza Terranova:
Il design di dispositivi e interfacce digitali mobilita un’architettura “monadica” della soggettività, in cui gli “utenti” sono avvolti individualmente dai loro dispositivi in modi che consentono loro di astrarsi periodicamente dal loro ambiente fisico per impegnarsi in atti comunicativi. Come ha affermato Sherry Turkle, i dispositivi digitali pongono lo “stare da soli” come “una precondizione per stare insieme perché è più facile comunicare se riesci a concentrarti, senza interruzioni sullo schermo”. I singoli utenti “capiscono” e sono “capiti” dai loro dispositivi, inclusa la rete, come una serie di azioni e relazioni (cercare, fare clic, aprire, commentare, mettere mi piace, postare, condividere, filmare, fotografare, leggere, guardare, “scavare, fare blogging, condividere, conversare, ascolta, seguire, fare amicizia, ecc.). (T. Terranova, “After the Internet. Digital Networks Between Capital and the Common”, Semiotext(e) – traduzione in proprio)